Il Galateo a bocca chiusa

Questo è uno degli argomenti che mi sta più a cuore: l’Educazione, con la E maiuscola. Quella che i nostri nonni hanno insegnato ai nostri genitori e loro a noi, anche se spesso è andata dimenticata.

Per riempire questa sezione di argomenti validi e accettati nel tempo, ho voluto rileggere “Il Galateo” di Giovanni Della Casa, pubblicato 460 anni fa (per quelli più lenti a fare i calcoli, si parla del 1558).

Anzitutto che cos’è il galateo? E’ un trattato che descrive i comportamenti che devono essere tenuti e quelli che sarebbe meglio evitare. E’ una lettura molto veloce e si sviluppa sotto forma di dialogo tra Giovanni Della Casa e suo nipote Annibale.

Anche se scritto nella metà del 1500, alcune norme comportamentali rimangono molto attuali: come mangiare, come usare le posate, cosa fare quando si è ospitati e come intrattenere gli ospiti a nostra volta.

Voglio riportarvi alcuni dei suoi passi principali e parafrasarli per renderli attuali al 2018.

“(Parlando di un ospite) ..il vescovo ha attentamente risguardato alle vostre maniere et niuna ne ha tra loro trovata che non sia sommemante piacevole, fuori solamente un atto difforme che voi fate con le labra e con la bocca, masticando alla mensa con un nuovo strepito molto spiacevole ad udire (…).”

Ecco uno dei primi temi che tratta il Galateo, e che io trovo attualissimo: mangiare con la bocca chiusa.

Sembra qualcosa di così scontato da non doverlo neanche ripetere, però pensateci attentamente, tutti quelli che conoscete chiudono la bocca mentre mangiano? E non mi riferisco solamente alla tavola, ma anche al continuo ruminare che caratterizza la nostra generazione con tutte le sue caramelle e chewing-gum.

Ok, da questo punto di vista probabilmente pochi eletti tra i vostri conoscenti mangeranno correttamente con la bocca chiusa, e forse siete voi stessi i primi a non farlo. Ricordatevi che l’Educazione, quella con la E maiuscola di cui parlavamo prima, dura tutto il giorno e quindi è sempre importante non fare rumore mentre si mastica in ogni situazione: pensate al vostro povero collega della scrivania costretto a sentirvi ruminare tutto il giorno.

E allora ricordatevi, regola numero uno del Galateo di Giovanni della Casa e della rivisitazione di Erica Foodetails, di mangiare sempre con la bocca chiusa: a tavola, alle cene con gli amici e ai pranzi con i colleghi, al bar, in ufficio, sul pullman ma anche a casa vostra, quando mangiate da soli. Ecco la vera Educazione, comportarsi perfettamente anche a casa quando nessun altro ci guarda.

E tenete a mente: “Sconvenevol costume è anco, quando alcuno mette il naso in sul bicchier del vino che altri ha da bere, o su la vianda che altri dèe mangiare, per cagion di fiutarla; (..) Nè per mio consiglio porgerai tu a bere altrui quel bicchier di vino al quale tu arai posto bocca et assaggiatolo, salvo che egli non fosse teco più che domestico* (..).”

* Quindi non è mai educazione chiedere a qualcuno di farci assaggiare il suo piatto, o prendergli un sorso dal bicchiere. Giovanni però ci rammenta una eccezione ovvero se “egli non fosse teco più che domestico” quindi se siete in compagnia di buoni amici o della vostra famiglia questa regola non vale, e i maleducati saranno loro a dirvi di no! 🙂

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